Gli eunuchi: chi erano?
Il termine
Il termine “eunuco” non deriva, come si potrebbe pensare, dall’operazione che un uomo subiva ai genitali, ma dalla funzione prevalente che svolgeva, ovvero quella di “custode del letto”, cioè direttore dell’harem (dal greco eunûchos, custode del letto, tramite il latino eunūchus) .
Citazioni bibliche
Gli eunuchi sono spesso citati nella Bibbia, ad esempio nel Libro di Isaia. Sebbene gli ebrei non praticassero questo costume, essi potevano incontrare eunuchi provenienti da altre culture, come nell’antico Egitto, Babilonia, nell’impero persiano e nell’antica Roma.
Va detto però che esiste una certa confusione riguardo a queste citazioni bibliche presenti nell’antico Testamento, visto che il termine ebraico per eunuco è saris (סריס), parola che può riferirsi anche a servi o aiutanti presenti nella casa, che svolgevano le funzioni normalmente affidate agli eunuchi. Ad esempio, il servo reale dell’antico Egitto, Potiphar viene definito saris nella Genesi 39:1, sebbene non risulta che fosse castrato.
La castrazione
La castrazione veniva eseguita al più presto possibile, ovviamente senza il consenso dell’interessato. Le prime testimonianze di castrazione per la produzione di eunuchi sono state trovate nella città sumera di Lagash nel XXI secolo A.C. Oltre che nell’età antica, la pratica dell’evirazione fu presente anche in epoca medievale ed è persistita fino all’età moderna, in Europa, Asia e Africa. Gli eunuchi venivano privati della loro virilità tramite un’operazione che consisteva nell’asportazione, tramite un solo colpo di coltello ben affilato, del pene e dello scroto.
Se la mutilazione genitale avveniva in età prepuberale, la percentuale dei sopravvissuti all’intervento era abbastanza alta, ma non vi era poi uno sviluppo adeguato della sessualità secondaria: voce, massa muscolare poco tonica, apatia, indole tendenzialmente remissiva e poco intraprendente.
Un’evirazione in età post-puberale (a cui sopravvivevano in pochissimi) manteneva invece inalterate le caratteristiche sessuali secondarie (voce profonda, buon tono muscolare, indole maggiormente volitiva) rendendo questi eunuchi più ricercati e desiderabili.
Come venivano utilizzati
Originariamente gli eunuchi venivano utilizzati come camerieri segreti dei principi, in Oriente, a Grecia e a Roma (Secondo fonti islamiche coeve o di poco successive, il califfo abbaside al-Muqtadir possedeva 11.000 eunuchi: 4.000 Greci e 7.000 Africani). Nell’Impero cinese essi erano adibiti alla cura dell’imperatore e della sua famiglia, ma potevano ottenere anche cariche importanti nella burocrazia imperiale, il che avveniva di frequente anche nell’Impero bizantino, dove gli evirati potevano accedere a cariche elevate nella gerarchia civile, ecclesiastica e militare.
In Oriente gli eunuchi, in quanto impotenti e sterili, oltre che come custodi degli harem si rivelavano utili anche per importanti e delicate funzioni: civili, militari o religiose (poiché meno propensi a pratiche di nepotismo).
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I cantanti eunuchi
Un’altra ragione per cui si eviravano i ragazzi era quella di esaltare il registro canoro alto, particolarmente ricercato nei cori ecclesiastici o nel teatro civile dove, fino all’età moderna, le donne non erano ammesse. Gli eunuchi castrati prima della pubertà venivano dunque istruiti al canto, a causa delle loro belle voci, che potevano raggiungere tonalità molto alte. Non sempre i castrati però avevano delle belle voci, mentre sicuramente perdevano le loro capacità riproduttive.
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