MMPI Tutto sul test Minnesota
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Dr. Giuliana Proietti
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In presenza
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Cosa è il Minnesota Multiphasic Personality Inventory (MMPI) ?
Si tratta di un test psicologico che valuta i tratti della personalità e la eventuale psicopatologia presente nel soggetto che vi si sottopone.
Perché si chiama così?
Perché fu sviluppato nell’ospedale dell’ Università del Minnesota. I suoi creatori, Starke R. Hathaway, psicologo clinico, e J. Charnley McKinley, neuropsichiatra, cominciarono a lavorare sul test alla fine degli anni 30, con il contributo finanziario dell’Università del Minnesota.
All’epoca l’interesse per questo strumento diagnostico era molto alto, per fare diagnosi differenziale nella selezione del corpo militare.
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In quale ambito pensi di avere un problema?
Come è stato costruito il test?
I due autori hanno utilizzato un tipo di valutazione empirica: hanno prima elaborato circa mille affermazioni che poi, in un secondo momento, hanno presentato ad alcuni pazienti con problemi specifici: ipocondriaci, depressi, isterici, paranoici, etc. dell’Ospedale dell’Università del Minnesota e a soggetti appartenenti alla popolazione generale (visitatori, parenti o amici dei pazienti). Delle affermazioni iniziali sono state selezionate quelle considerate in grado di discriminare il gruppo dei “normali” dal gruppo dei “patologici”.
Perché il test è stato modificato?
Il test è stato modificato negli anni ’90 (da MMPI a MMPI-2) nel 14% degli item, sia nella forma, sia nel contenuto. E’ stato reso più attuale il linguaggio, sono stati eliminati i termini desueti, sono state cambiate le parole con possibili connotazioni sessiste o religiose e inseriti nuovi items.
Per che cosa si usa?
Il test è destinato a testare persone che potrebbero avere problemi di salute mentale, o altri problemi clinici.
Sessualità e terza età
Può essere somministrato a popolazioni non cliniche?
Il test non è nato per essere somministrato a popolazioni non cliniche, può tuttavia essere utilizzato per valutare la stabilità psicologica di persone che svolgono professioni ad “alto rischio” come, ad esempio, i piloti di linea. Il suo utilizzo in questa modalità è un tema davvero molto controverso, perché ovviamente la persona con problemi psichici li dichiara con sincerità solo in ambito clinico, quando pensa che il terapeuta possa usare i dati raccolti nell’MMPI per formulare una diagnosi, cui seguirà una terapia. Al di fuori dell’ambito clinico nessuno ha interesse a denunciare le sue fragilità e le sue problematiche.
Il test può essere usato con gli adolescenti?
Esiste una versione del test, l’MMPI-A, che è progettata esclusivamente per gli adolescenti.
Esiste una versione abbreviata del test?
Si, esiste una forma abbreviata del test, usata raramente, che consiste nei primi 370 elementi dell’MMPI-2. La versione breve viene utilizzata principalmente in circostanze che non consentono il completamento della versione completa (ad esempio, per malattia o fretta).
Quanto tempo si impiega per fare il test?
L’MMPI-2, composto di 567 domande vero/falso e richiede circa un’ora e mezza per la sua compilazione. Il più recente MMPI-2-RF, pubblicato nel 2008 e contenente solo 338 domande vero/falso richiede circa la metà del tempo (di solito circa 40-50 minuti), ma l’MMPI-2 è ancora il test più utilizzato perché considerato più completo.
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Chi ha curato l’edizione italiana?
La versione italiana dell’MMPI-2 è stata curata da Paolo Pancheri e Saulo Sirigatti ed è stata pubblicata da Giunti Psychometrics nel 1995. Il campione utilizzato per la standardizzazione italiana – avvenuta sempre nel 1995 – è stato di 1375 soggetti (403 maschi e 972 femmine).
Chi può somministrare questo test?
L’MMPI è uno strumento psicologico protetto, che può essere somministrato e interpretato solo da uno psicologo appositamente formato (il test non è reperibile online). Dopo che il computer ha valutato i risultati del test, lo psicologo redige un rapporto, interpretando i risultati del test nel contesto della storia della persona, raccolta attraverso uno o più colloqui clinici.
Come funziona?
L’MMPI-2 è progettato con 10 scale cliniche. che valutano 10 categorie principali di comportamento umano considerato patologico e quattro scale di validità, che valutano l’atteggiamento generale della persona nel sostenere il test e se ha risposto agli elementi del test in modo veritiero e accurato.
Si può barare a questo test?
Assolutamente si: una persona può decidere, per qualsiasi motivo, di sovrastimare (esagerare) o sottostimare (negare) il comportamento valutato dal test. Tuttavia, vi sono quattro scale di validità che sono progettate per misurare l’atteggiamento di una persona nel sostenere il test e l’approccio al test e per cercare di capire se le sue risposte sono coerenti (e dunque, possibilmente, sincere).
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Quali sono le scale di validità del test MMPI-2?
Le scale di validità hanno lo scopo di valutare in quale misura il candidato ha compilato il questionario con sincerità e accuratezza:
- L: la scala L (Lie, Menzogna) è riferita ad alcune frasi i cui comportamenti illustrati per la quasi totalità delle persone sono veri o falsi; la situazione rappresentata è difficilmente reale, ma ideale. Per essere giudicati più positivamente, si preferisce quindi falsificare la risposta.
- F: la scala F (Frequency, Frequenza) indica la possibilità di esagerazione dei sintomi, che può essere dovuta a risposte casuali, simulazioni di malattia o desiderio di anticonformismo. Inoltre indica il momento da cui si inizia a dare risposte senza attenzione alle domande o per stanchezza o per scarso interesse.
- K: la scala K (Correction, Correzione) indica un atteggiamento di difesa nei confronti del questionario oppure una tendenza al non far trasparire alcuni problemi.
- Fb: la scala Fb (Frequency back, Frequenza posteriore) indica il mantenimento dell’attenzione durante la compilazione.
- VRIN: la scala VRIN (Variable Response Inconsistency, Incoerenza nelle risposte variabili) valuta la tendenza all’aver dato risposte non coerenti per dare un’immagine di sé non credibile.
- TRIN: la scala TRIN (True Response Inconsistency, Incoerenza nelle risposte “vero”) valuta analoghe tendenze come la VRIN.
- ?: la scala ? (Cannot say, Non so) indica gli item cui non si è risposto ed è considerata una scala impropria.
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Quali sono le scale cliniche di base?
Le scale di base hanno lo scopo di valutare le dimensioni più significative della personalità del candidato:
- Hs: la scala Hs (Hypocondrias, Ipocondria) indica la presenza di problemi fisici caratteristici degli ipocondriaci.
- D: la scala D (Depression, Depressione) indica la presenza di sintomi di tipo depressivo.
- Hy: la scala Hy (Hysteria, Isteria di conversione) indica la tendenza a somatizzare alcune emozioni e disagi di tipo psichico.
- Pd: la scala Pd (Psychopathic Deviate, Deviazione psicopatica) indica la carenza di controllo sulle risposte emotive e la capacità di interiorizzare le regole sociali.[7]
- Mf: la scala Mf (Masculinity-Femminility, Mascolinità-femminilità) indica l’insieme di tutti quegli aspetti (interessi, atteggiamenti, etc.) tendenzialmente mascolini o femminili.
- Pa: la scala Pa (Paranoia, Paranoia) indica sintomi di tipo paranoide (ideazioni deliranti, manie di grandezza, etc.)
- Pt: la scala Pt (Psychastenia, Psicastenia) indica i rituali fobici e i comportamenti di tipo ossessivo-compulsivo fino ad un’ideazione delirante.
- Sc: la scala Sc (Schizophrenia, Schizofrenia) indica esperienze di tipo insolito tipiche degli schizofrenici.
- Ma: la scala Ma (Hypomania, Mania) indica stati ipomaniacali (idee di grandezza, alto livello di attività, etc.).
- Si: la scala Si (Social Introversion, Introversione sociale) indica le difficoltà che il soggetto riscontra nei rapporti con gli altri.
Vi sono poi scale supplementari che approfondiscono temi propri alle scale di base. Ad esempio: ansia, disadattamento scolastico, ruolo femminile, ruolo maschile, disagio coniugale, ecc.
Il risultato di un test MMPI quanto vale nel tempo?
Pochissimo: il risultato del test è una sorta di fotografia istantanea dello stato d’animo di una persona in un momento dato.
Dr. Giuliana Proietti