Parlare in pubblico: la consapevolezza di sé
Parlare in pubblico può essere un’esperienza stimolante e gratificante, ma può anche essere fonte di ansia e stress. Tuttavia, seguendo alcune norme e concentrandosi sugli elementi chiave, è possibile migliorare le proprie abilità di comunicazione e ottenere risultati positivi.
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PREMESSA SULLA COMUNICAZIONE EFFICACE NEL PUBLIC SPEAKING
Quali sono i fattori fondamentali su cui concentrarsi per parlare in pubblico?
I fattori fondamentali su cui concentrarsi per parlare in pubblico sono in genere sei:
- Stato mentale: Lo stato mentale rappresenta il modo di essere e di stare con se stessi che consente di liberare le risorse necessarie per esprimere al meglio ciò che si ha in mente. È importante entrare in uno stato mentale positivo e convincente prima di ogni performance.
- Sguardo: Lo sguardo è un elemento cruciale per coinvolgere il pubblico. Un contatto visivo diretto e sicuro può trasmettere fiducia e mostrare interesse verso gli ascoltatori.
- Voce: La voce è uno strumento potente per comunicare efficacemente. È necessario lavorare sulla modulazione, sull’intonazione e sulla chiarezza per rendere la voce coinvolgente e comprensibile.
- Controllo dello stress: Gestire lo stress è fondamentale per mantenere la calma durante una presentazione. Tecniche di respirazione, rilassamento e visualizzazione possono aiutare a controllare l’ansia e a mantenere la concentrazione.
- Gesti e posture: I gesti e le posture comunicano molto al pubblico. Utilizzare movimenti e posture aperte ed espressive può sottolineare e rafforzare il messaggio trasmesso.
- Contenuto: sebbene la forma giochi un ruolo predominante, il contenuto è comunque importante. È necessario fornire informazioni di qualità, organizzare il discorso in modo logico e coinvolgente, e adattare il messaggio al pubblico specifico cui ci si sta rivolgendo.
Perché la forma è così importante rispetto al contenuto?
Secondo alcuni studi, il peso dei canali della comunicazione è ripartito in modo sorprendente: solo il 7% del messaggio ricevuto è attribuibile al contenuto effettivo, mentre il restante 93% è attribuito alla forma (comunicazione paraverbale e gestuale). In altre parole, ciò significa che l’aspetto visivo, l’intonazione della voce, i gesti e le posture hanno un impatto molto significativo sull’efficacia della comunicazione. La forma, del resto, è la prima impressione che il pubblico riceve e per questo sin dall’inizio può influenzare la percezione e l’attenzione.
Quanto tempo ci mette il pubblico a valutare un oratore?
Quando il pubblico vede per la prima volta un oratore, in genere ne fa dall’inizio una valutazione sommaria (secondo alcuni studiosi bastano 30 secondi per farsi una prima impressione su qualcuno). Questo significa che in così poco tempo non si valuta la bontà dei contenuti che vengono trasmessi, ma le caratteristiche dell’oratore: come parla, come si muove, lo sguardo, la postura, l’abbigliamento. Ecco perché diventa particolarmente importante fare una buona impressione fin dall’inizio del proprio intervento in pubblico.
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Tutto ciò premesso, cominciamo ad analizzare in che modo affrontare l’esperienza del parlare in pubblico, partendo dalla preparazione dello stato mentale.
In quale stato mentale l’oratore si deve presentare al suo pubblico?
Il modo in cui l’oratore si percepisce e si prepara mentalmente alla sua relazione può influenzare notevolmente la performance. Uno stato mentale positivo e sicuro può trasmettere fiducia al pubblico, facilitando l’attenzione e l’interesse degli ascoltatori. Al contrario, presentarsi con uno stato mentale negativo o insicuro può influire sulla voce, sui gesti e sulla postura, compromettendo la qualità della presentazione. È importante, dunque, lavorare accuratamente sui propri stati mentali, per liberare le risorse necessarie alla prestazione e raggiungere il massimo delle proprie potenzialità.
Quali sono alcune strategie per sviluppare uno stato mentale positivo prima di una presentazione?
Ci sono diverse strategie che si possono adottare per sviluppare uno stato mentale positivo prima di una presentazione:
1. Visualizzazione: Prima della presentazione, ci si può immaginare mentre si parla in modo convincente e coinvolgente, tanto da rendere interessante la presentazione al proprio pubblico. Questa tecnica di visualizzazione può aiutare a creare uno stato mentale positivo e a ridurre l’ansia da prestazione.
2. Affrontare con razionalità i propri timori: Identificare le proprie paure riguardo alla presentazione e cercare di affrontarle in modo razionale, eliminando i pensieri irrazionali e le esagerazioni.
3. Mantenere un dialogo positivo interno: Sostituire i pensieri negativi con affermazioni positive. Ripetere a se stessi che si è competenti in quanto si va a presentare, perché ci si è preparati approfonditamente (il che deve essere vero!) e pertanto si è in grado di affrontare la situazione. Un dialogo interno positivo può influenzare notevolmente il proprio stato mentale e la propria sicurezza di sé.
4. Respirazione e rilassamento: Prima di iniziare la relazione, dedicare qualche minuto alla respirazione profonda e al rilassamento. Queste tecniche possono aiutare a ridurre lo stress e a centrarsi sul compito, creando uno stato mentale di calma e tranquillità.
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Quali pensieri possono contribuire a creare uno stato positivo della mente?
Un suggerimento potrebbe essere quello di ripercorrere la propria esperienza personale o professionale, pensando a quanto lavoro, quanta preparazione, quanto sforzo ci è voluto per arrivare fino lì. Non tutti parlano in pubblico: o perché non hanno niente da dire, o perché non sono riusciti a conquistare la fiducia di qualcuno che ha il potere di decidere chi deve comunicare un determinato messaggio al pubblico. Questo significa dunque che, dal momento che si è ricevuto l’incarico di parlare, si è delle persone privilegiate: questo deve tradursi, a livello di emozioni, in uno stato di benessere, di soddisfazione personale, di piacere di esserci.
Come considerare il pubblico?
Il pubblico è in genere amico, prima che l’oratore cominci a parlare, altrimenti non sarebbe lì: occorre non deluderlo, non farlo annoiare, non fargli sentire che sta perdendo il suo tempo. Il pubblico, infatti, deve poter pensare di stare in quel luogo per un motivo: perché sta apprendendo cose nuove che non sapeva, perché sente di riempire bene il suo tempo, perché si sta divertendo. Il pubblico è sempre lì per ricevere qualcosa, non è lì per criticare. L’uditorio deve dunque sentire che l’oratore sta facendo una presentazione in una materia in cui è competente, ne sa parlare, ha aneddoti da raccontare: non sta improvvisando, non è lì per caso, e la gente che ascolta non sta perdendo il suo tempo.
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Come si costruisce una buona presentazione?
Occorre fare bene il proprio lavoro, il che significa saper dare sempre il meglio di sé, mettendoci passione e impegno: non è necessario scimmiottare altri più bravi o più brillanti, o illudere il pubblico di saperne di più di quello che effettivamente si sa, perché questo potrebbe costituire un vulnus che poi potrebbe dare effetti contrari.
In sintesi: Essere se stessi, essere orgogliosi di se stessi, dare il meglio di sé.
Dr. Giuliana Proietti
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