I vantaggi psicologici del bilinguismo
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Dr. Giuliana Proietti
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Nonostante in passato il bilinguismo fosse visto con sospetto, oggi la ricerca psicolinguistica mostra che crescere con due lingue non rappresenta un rischio per lo sviluppo. In Italia, dove convivono dialetti, lingue minoritarie (come il sardo o il friulano) e l’italiano, il fenomeno riguarda sempre più famiglie. Studi recenti dimostrano che i bambini bilingui seguono le stesse tappe di sviluppo linguistico dei monolingui, ma costruendo il lessico in due sistemi diversi. Cerchiamo di saperne di più.
Quando dovrebbe iniziare l’apprendimento delle lingue?
L’UNESCO, da oltre vent’anni, promuove l’introduzione precoce delle lingue fin dalla scuola dell’infanzia. In Italia alcune scuole materne propongono già l’inglese o attività ludiche in più lingue. Questa esposizione anticipata favorisce lo sviluppo delle competenze fonologiche, ossia la capacità di distinguere e riprodurre i suoni, fondamentale per la futura alfabetizzazione.
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In quale ambito pensi di avere un problema?
Perché alcuni genitori temono che due lingue possano confondere i bambini?
Il timore nasce dall’idea che il cervello infantile sia “sovraccaricato” dal dover gestire due codici linguistici. In realtà, la psicolinguistica dimostra il contrario: i bambini che imparano due lingue non rimangono indietro, semplicemente distribuiscono il loro vocabolario tra due sistemi. Se consideriamo l’insieme delle parole conosciute, il loro bagaglio linguistico è spesso uguale o persino superiore a quello dei coetanei monolingui.
Quali benefici cognitivi e comportamentali implica il bilinguismo?
Secondo la psicologa Ellen Bialystok (York University, Canada), il bilinguismo agisce come una forma di ginnastica mentale. Passare da una lingua all’altra richiede un forte controllo cognitivo: il bambino deve attivare un codice linguistico e inibire l’altro, esercitando così capacità di attenzione, autoregolazione e flessibilità mentale. Queste competenze, utili a scuola, aiutano anche nella vita quotidiana a ignorare distrazioni, a concentrarsi meglio e a prendere decisioni più adeguate al contesto.
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Ci sono benefici a livello scolastico?
Sì. I bambini bilingui sviluppano spesso migliori competenze di lettura e di consapevolezza fonologica.
In termini di apprendimento scolastico, sembra che il bilinguismo promuova lo sviluppo del linguaggio in generale, e più specificamente le competenze di alfabetizzazione, che definiscono la capacità di utilizzare informazioni scritte nella vita quotidiana.
A questo proposito, alcuni studi hanno evidenziato che i bilingui hanno prestazioni migliori in particolare nella lettura, associate a maggiori capacità di discriminazione dei suoni. Questo si riferisce, più in generale, alle competenze metalinguistiche, in particolare in termini di consapevolezza fonologica : il bambino ha una maggiore consapevolezza delle rappresentazioni sonore e si sente più a suo agio nel giocare con esse.
A livello semantico, i bilingui mostrano una maggiore flessibilità nel giocare con la lingua e nell’apprezzarne la natura arbitraria, giocando in particolare con il significato delle parole, così come con gli omografi interlessicali che hanno la stessa ortografia ma un significato diverso (ad esempio, la parola francese “four” si traduce come “oven” in inglese, e la parola inglese “four” si traduce come “quatre” in francese).
In Italia, dove le difficoltà di apprendimento della lettura (come la dislessia) sono una preoccupazione abbastanza diffusa, il bilinguismo può offrire una risorsa: la capacità di riconoscere i suoni e di riflettere sul linguaggio aiuta a rafforzare le abilità di alfabetizzazione.
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E dal punto di vista psicologico?
Crescere bilingue favorisce una maggiore flessibilità identitaria e culturale. In un Paese come l’Italia, caratterizzato da una forte identità linguistica ma anche da comunità straniere in crescita, questo significa poter integrare più appartenenze senza sentirsi in conflitto. Inoltre, la possibilità di comunicare in due lingue amplia la rete sociale e favorisce un senso di apertura verso il mondo.
Il bilinguismo ha effetti anche in età adulta?
Sì. La ricerca ha mostrato che nelle persone bilingui i sintomi della demenza di tipo Alzheimer tendono a manifestarsi più tardi. Ciò significa che l’uso di due lingue stimola e mantiene attive le funzioni cerebrali, agendo come una protezione cognitiva a lungo termine.
Esistono anche svantaggi?
Si. Alcuni studi hanno rilevato tempi di reazione più lunghi nell’accesso al lessico e un vocabolario apparentemente più limitato in ciascuna lingua rispetto ai monolingui. Tuttavia, sommando entrambe le lingue, il patrimonio lessicale totale è equivalente o maggiore. Inoltre, nei primi anni di vita, i bambini possono mescolare i codici linguistici, ma questo non è segno di confusione: è una strategia temporanea che scompare con il consolidamento delle competenze.
Dr. Giuliana Proietti
Fonte principale
Est-ce vraiment un atout d’être bilingue ?
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