Oversharing: dire tutto di sé sui Social
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Ancona Fabriano Civitanova Marche Terni
e online
In quale ambito pensi di avere un problema?
“Mi hanno licenziato oggi e non so cosa fare della mia vita.” “Sono appena uscito dalla terapia e mi sento distrutto.” “Ecco le cose che mi vergogno ad ammettere.” Frasi come queste, accompagnate da video di pianto su TikTok o Instagram o da thread infiniti su X, sono diventate fenomeni virali. Ciò che un tempo era riservato all’intimità di un diario personale o di una chiacchierata con un amico, ora è accessibile a milioni di persone.
Negli ultimi anni, il confine tra intimità e spazio pubblico si è assottigliato. Sempre più persone condividono online le proprie emozioni, paure e fragilità, trasformando i social media in veri e propri confessionali digitali. Questo fenomeno, noto come oversharing, può avere effetti positivi ma anche conseguenze rischiose.
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Dr. Giuliana Proietti
Tel. 347 0375949
In presenza
Ancona Fabriano Civitanova Marche Terni
Che cos’è l’oversharing?
L’oversharing è la tendenza a condividere eccessivamente aspetti della propria vita privata sui social media, spesso legati a emozioni intense, difficoltà personali o momenti di vulnerabilità.
Perché si condivide così tanto online?
Le motivazioni sono diverse: il bisogno di convalida digitale (like e commenti attivano i circuiti di ricompensa del cervello), la ricerca di supporto sociale e il desiderio di sentirsi parte di una comunità.
Si è avuta una prova scientifica dei benefici dati dai Social sulla condivisione?
Si. Durante la pandemia, si è scoperto che il supporto digitale ha avuto un impatto positivo anche sulla salute mentale di molti utenti, sebbene sia stato sottolineato che la tipologia e la qualità di tale supporto ne determinano l’efficacia.
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Ci sono esempi concreti di oversharing?
Sì. Su TikTok il trend “i social media sono falsi, ecco le cose che mi vergogno ad ammettere” (#socialmediaisfake) invita soprattutto la Generazione Z a condividere insicurezze profonde. Su Reddit e X, invece, proliferano thread confessionali che parlano di solitudine, rotture e ansia.
Che cosa è lo sharenting?
Si parla di sharenting quando i genitori pubblicano dettagli sulla vita dei figli senza il loro consenso. Sebbene spesso benintenzionato, questo comportamento può compromettere l’autostima e la privacy dei bambini, creando un’immagine idealizzata che può essere esposta anche senza il loro consenso.
Condividere esperienze difficili sui Social può portare a dei benefici?
Qualche beneficio può esserci, come ad esempio:
- generare empatia e senso di comunità,
- facilitare l’accesso a reti di supporto,
- avere un effetto catartico, come scrivere un diario pubblico.
Quali sono i rischi dell’oversharing?
I rischi sono molteplici, in particolare:
- Critiche, prese in giro e cyberbullismo anche mesi dopo la pubblicazione.
- Confronto sociale che aumenta ansia e inadeguatezza.
- Dipendenza dall’approvazione esterna, con impatto sul benessere emotivo.
- Persistenza dell’impronta digitale, difficile da cancellare.
- Violazione della privacy altrui (es. nel caso dei minori).
Su TikTok sono numerosi gli esempi di utenti che condividono crisi personali solo per poi ritrovarsi a dover affrontare critiche virali, prese in giro o persino minacce mesi dopo aver rivelato aspetti della loro vita che preferirebbero dimenticare.
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Il bisogno di confronto sociale che ruolo ha?
Il confronto sociale è un altro rischio comune. Vedere gli altri condividere il loro percorso terapeutico o di elaborazione del lutto può creare pressione a fare lo stesso, come se la visibilità fosse una prova di autenticità. Questa dinamica può aumentare l’ansia e il senso di inadeguatezza in coloro che non si sentono pronti a condividere così tanto.
Cosa può succedere se un post “intimo” non ottiene abbastanza risonanza?
E’ facile sentirsi rifiutati o ignorati. Questo paradossalmente può spingere a condividere di più, con maggiore intensità emotiva, alla ricerca di quella risposta di conferma.
Possono esserci problemi per la propria reputazione?
Si. L’impronta digitale emotiva è duratura. Anche i contenuti eliminati possono persistere negli screenshot o essere condivisi indirettamente, riapparendo quando meno ce li si aspetta, con la possibilità di influenzare la propria reputazione personale o professionale.
Dr. Giuliana Proietti Tel e Whatsapp 347 0375949
Albo degli Psicologi Lazio n. 8407
Come proteggere la propria privacy emotiva?
Stabilendo limiti chiari su cosa si vuole condividere, usando strumenti di privacy dei social, cercando supporto offline e dedicandosi a modalità private di espressione come diari, note vocali o attività artistiche.
Qual è il paradosso della condivisione?
Desideriamo autenticità e connessione, ma rischiamo di esporre vulnerabilità profonde a un pubblico che mescola empatia e giudizio. La cura di sé consiste nel mantenere un equilibrio tra apertura e protezione.
Prendersi cura della propria privacy emotiva non è un segno di isolamento, ma piuttosto una forma consapevole di cura di sé. In un ecosistema digitale che premia la sovraesposizione, riservare spazi di privacy può essere il modo più efficace per proteggere la propria salute mentale.
Qualche suggerimento:
💡 Prima di condividere, chiedersi:
Cosa sto cercando davvero? Convalida, ascolto o un sostegno autentico?
Prima di condividere, vale la pena chiedersi: cosa cerco veramente quando pubblico? Ho bisogno di una conferma o di un supporto autentico, di qualcuno che sappia ascoltare e custodire le mie emozioni in uno spazio sicuro?
🛑 Impostare confini chiari
Decidi quali aspetti della tua vita non vuoi esporre online (es. salute mentale, relazioni, conflitti familiari).
Definire con chiarezza quali aspetti personali non si vogliono rivelare, come la salute fisica e mentale, le relazioni o i conflitti familiari. E’ un modo per proteggersi.
🤝 Ricordare il valore dell’offline
Cerca il supporto di persone fidate o di un/una professionista.
Il supporto di persona, che sia da parte di familiari, amici o professionisti, offre spesso un’esperienza di ascolto più autentica e duratura rispetto alle interazioni digitali.
✍️ Usare strumenti privati
Un diario, una nota vocale o un disegno possono aiutare ad elaborare emozioni senza esporsi al pubblico.
La scrittura di un diario, la registrazione di note vocali o l’espressione delle emozioni attraverso l’arte, offrono modalità sicure per elaborare i sentimenti senza esporli al pubblico.
Dr. Giuliana Proietti
Dr. Giuliana Proietti Tel e Whatsapp 347 0375949
Fonte principale:
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Relazione sull'orgasmo femminile