Gli eunuchi: chi erano?

Gli eunuchi: chi erano?

Dr. Giuliana Proietti

Il termine “eunuco” deriva dal greco antico “eunouchos”, che significa letteralmente “custode del letto”, con riferimento ai loro compiti originari di guardiani degli harem nelle corti orientali. Con questo termine si indicavano uomini che, per motivi sociali, politici o religiosi, venivano castrati in età prepuberale o adulta.

La castrazione poteva avvenire in modo parziale o totale, con conseguenze significative sia sullo sviluppo fisico sia sulla vita psicologica e sociale.

Quali erano i contesti storici e culturali in cui venivano praticate la castrazione e il ruolo degli eunuchi?

Gli eunuchi sono esistiti in molte società, dall’antichità fino all’inizio dell’età moderna. Alcuni dei contesti più noti sono i seguenti:

  • Cina imperiale: erano adibiti alla cura dell’imperatore e della sua famiglia, ma potevano ottenere  anche cariche importanti nella burocrazia imperiale, il che avveniva di frequente e permetteva posizioni di grande potere politico e amministrativo.
  • Impero Ottomano: Erano i custodi degli harem e svolgevano importanti funzioni diplomatiche e militari.
  • Bisanzio: Spesso erano consiglieri fidati dell’imperatore e ricoprivano ruoli amministrativi di rilievo nella gerarchia civile, ecclesiastica e militare.
  • Europa barocca: In ambito musicale, i “castrati” erano cantanti lirici a cui era stata impedita la maturazione sessuale per preservare l’estensione vocale.

In molte di queste culture, l’evirazione era vista come un mezzo per creare individui considerati più fedeli, controllabili e privi di ambizioni dinastiche, poiché privati della possibilità di procreare.

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Quanti potevano essere gli eunuchi in una corte?

Secondo fonti islamiche, il califfo abbaside al-Muqtadir possedeva 11.000 eunuchi: 4.000 Greci e 7.000 Africani.

Esistono citazioni bibliche sugli eunuchi?

Si. Gli eunuchi sono spesso citati nella Bibbia, ad esempio nel Libro di Isaia. Sebbene gli ebrei non praticassero questo costume, essi potevano incontrare eunuchi provenienti da altre culture, come nell’antico Egitto, Babilonia, nell’impero persiano e nell’antica Roma.

Va detto però che esiste una certa confusione riguardo a queste citazioni bibliche presenti nell’antico Testamento, visto che il termine ebraico per eunuco è  saris (סריס), parola che può riferirsi anche a servi o  aiutanti presenti nella casa, che svolgevano le funzioni normalmente affidate agli eunuchi. Ad esempio, il servo reale dell’antico Egitto, Potiphar viene definito saris nella Genesi 39:1, sebbene non risulta che fosse castrato.

Come avveniva la castrazione?

La castrazione veniva eseguita al più presto possibile, ovviamente senza il consenso dell’interessato. Le prime testimonianze di castrazione per la produzione di eunuchi sono state trovate nella città sumera di Lagash nel XXI secolo A.C.  Oltre che nell’età antica, la pratica dell’evirazione fu presente anche in epoca medievale ed è persistita fino all’età moderna, in Europa, Asia e Africa.

Gli eunuchi venivano privati della loro virilità tramite un’operazione che consisteva nell’asportazione, tramite un solo colpo di coltello ben affilato, del pene e dello scroto.

Se la mutilazione genitale avveniva in età prepuberale, la percentuale dei sopravvissuti all’intervento era abbastanza alta, ma  non vi era poi uno sviluppo adeguato della sessualità secondaria: assenza di barba, voce acuta, crescita anomala delle ossa lunghe con statura elevata e tratti fisici androgini.

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Un’evirazione in età post-puberale (a cui sopravvivevano in pochissimi) manteneva invece inalterate le caratteristiche sessuali secondarie (voce profonda, buon tono muscolare, indole maggiormente volitiva) ma andava incontro a effetti come perdita della libido, impotenza e cambiamenti metabolici. Questi eunuchi erano più ricercati e desiderabili.

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Come venivano vissuti psicologicamente questi ruoli?

Le fonti storiche offrono un quadro complesso. Da un lato, molti eunuchi, soprattutto quelli di corte, potevano raggiungere posizioni di potere e prestigio. Dall’altro, la condizione di evirazione comportava vissuti di esclusione, solitudine e ambivalenza identitaria. La perdita della funzione sessuale e riproduttiva poteva influenzare in modo significativo la percezione di sé, l’autostima e le relazioni sociali.

La psicologia moderna interpreta l’esperienza degli eunuchi in termini di deprivazione sessuale forzata, spesso legata a traumi fisici e psicologici. Tuttavia, alcune testimonianze storiche suggeriscono anche forme di resilienza e adattamento.

Qual era la percezione sociale degli eunuchi?

Gli eunuchi erano spesso visti in modo ambivalente: da una parte come figure potenti e temute, dall’altra come esseri “mancanti”, stigmatizzati o oggetto di derisione. La loro posizione sociale li collocava in una sorta di “terzo genere” simbolico: non pienamente uomini secondo i criteri biologici e culturali dell’epoca, ma nemmeno riconosciuti come donne.

In molte società, la loro presenza suscitava curiosità, diffidenza o disprezzo, ma anche una certa fascinazione. Alcuni testi li descrivono come astuti mediatori politici o come individui capaci di manipolare le dinamiche di corte grazie alla loro posizione intermedia.

Quali erano le caratteristiche dei cantanti eunuchi?

I ragazzi venivano evirati per esaltare il registro canoro alto, particolarmente ricercato nei cori ecclesiastici o nel teatro civile dove, fino all’età moderna, le donne non erano ammesse. Gli eunuchi castrati prima della pubertà venivano dunque istruiti al canto, a causa delle loro belle voci, che potevano raggiungere tonalità molto alte.

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Esistono figure contemporanee paragonabili agli eunuchi?

Oggi la castrazione forzata è considerata una pratica disumana e inaccettabile secondo le convenzioni internazionali sui diritti umani. Tuttavia, il concetto di “eunuco” sopravvive in alcune discussioni culturali e sociali, ad esempio nei dibattiti sui ruoli di genere non binari o in alcune comunità che scelgono interventi medici volontari per motivi di identità di genere.

In ambito clinico, esistono condizioni come l’ipogonadismo o alcune disfunzioni endocrine che possono generare quadri fisici simili, ma ovviamente senza alcun legame con la dimensione storica o sociale della figura dell’eunuco.

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Di Giuliana Proietti

Giuliana Proietti è psicoterapeuta e sessuologa clinica. Riceve i pazienti online, da qualsiasi parte del mondo. Sono possibili anche incontri in presenza, a Fabriano Civitanova Marche Ancona e Terni. Costo della Terapia Online: 60 euro/seduta In presenza 90 euro/seduta. Telefonare o inviare un messaggio whatsapp per chiedere appuntamento al 347 0375949, oppure scrivere a info@giulianaproietti.it Visita i siti www.psicolinea.it www.clinicadellatimidezza.it www.clinicadellacoppia.it per avere ulteriori informazioni.