L’orticoltura sociale contro la depressione
La Terapia è solo a un click da casa tua!
Dr. Giuliana Proietti
Tel. 347 0375949
In presenza
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Trascorrere del tempo all’aria aperta, ritagliarsi del tempo nella quotidianità per circondarsi di verde e di esseri viventi può essere una delle grandi gioie della vita. E recenti ricerche suggeriscono anche che fa bene al corpo e al cervello: cerchiamo di saperne di più.
Cos’è l’orticoltura sociale e comunitaria?
L’orticoltura sociale e comunitaria è un approccio che utilizza le attività legate alla coltivazione di piante, ortaggi e fiori come strumento di inclusione sociale, supporto psicologico e benessere mentale. Si svolge generalmente in contesti collettivi: giardini condivisi, orti urbani, centri di salute mentale o progetti promossi da associazioni territoriali.
Quali benefici psicologici offre?
Diversi studi internazionali indicano che l’orticoltura sociale ha effetti positivi sulla salute mentale. In particolare, si osserva una riduzione dei sintomi depressivi, dell’ansia e dello stress. La possibilità di lavorare la terra, prendersi cura delle piante e vedere i frutti del proprio impegno genera un senso di realizzazione personale e di autoefficacia. Inoltre, stare all’aria aperta e in contatto con la natura contribuisce a regolare l’umore grazie a una maggiore esposizione alla luce naturale e a una maggiore attività fisica.
I ricercatori hanno scoperto che trascorrere due ore a settimana nella natura è collegato a una salute e un benessere migliori. Non sorprende quindi che ad alcuni pazienti vengano sempre più spesso prescritte ore nella natura e progetti di giardinaggio.
Nelle isole Shetland, ad esempio, agli isolani affetti da depressione e ansia possono essere fornite “prescrizioni naturalistiche”, nelle quali i medici raccomandano passeggiate e attività che permettono alle persone di entrare in contatto con la natura.
Sessualità e terza età
Praticare il giardinaggio migliora anche i problemi di sedentarietà?
Si. La ricerca dimostra che il giardinaggio può incoraggiare le persone ad adottare comportamenti più sani.
Ad esempio, i progetti di quartiere possono essere raggiunti a piedi o in bicicletta, spingendo le persone ad essere più attive nella loro vita quotidiana.
Quali altri vantaggi ci sono per la salute?
Mangiare i prodotti di un orto comunitario può aiutare le persone a sviluppare l’abitudine di mangiare cibo fresco e coltivato localmente.
A differenza di quanto accade nella coltivazione in orti individuali o giardini privati, l’orticoltura comunitaria richiede un elemento di cooperazione e pianificazione collettiva: lavorare insieme per obiettivi condivisi può creare un autentico senso di comunità.
In un orto, possono inoltre svilupparsi nuovi legami, non solo con le altre persone, ma anche con la natura, rendendo le persone più consapevoli e responsabili nei confronti dell’ambiente.
Infine, far parte di un progetto comune offre un senso di integrazione e di utilità sociale.
Chi può accedere a questi programmi?
In molti paesi, i programmi di orticoltura sociale sono rivolti a persone con disagio psichico, disoccupati, anziani, migranti o individui a rischio di esclusione sociale. Tuttavia, negli ultimi anni, molte città italiane stanno promuovendo orti urbani e comunitari aperti a tutti, proprio per favorire la salute mentale della popolazione generale.
Quali attività vengono svolte nei progetti di orticoltura sociale?
Le attività possono variare, ma generalmente riguardano:
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Preparazione del terreno
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Semina e trapianto
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Cura quotidiana delle piante (innaffiature, potature, controllo dei parassiti)
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Raccolta dei prodotti
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Organizzazione di momenti di socializzazione, come feste del raccolto o laboratori di cucina
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In alcuni casi, incontri di gruppo condotti da psicologi o educatori
L’orticoltura può sostituire una terapia psicologica per la depressione?
L’orticoltura sociale è considerata un intervento di supporto, non una sostituzione della psicoterapia o dei trattamenti farmacologici nei casi di depressione moderata o grave. Tuttavia, può rappresentare un valido complemento a un percorso di cura, contribuendo a rafforzare le risorse personali e sociali.
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Quali sono le prospettive future?
La crescente attenzione verso il benessere psicologico e la salute mentale comunitaria fa prevedere una sempre maggiore diffusione di questi progetti. L’orticoltura sociale potrebbe diventare parte integrante delle politiche di promozione della salute mentale, soprattutto in contesti urbani dove il contatto con la natura è spesso limitato.
Dr. Giuliana Proietti
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Fonte principale
Anxiety and depression: why doctors are prescribing gardening rather than drugs
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Foto di Photo By: Kaboompics.com