La risata e il ridere: biologia, psicologia e neuroscienze
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Dr. Giuliana Proietti
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La risata è una delle espressioni emotive più distintive e universali dell’essere umano. Caratterizzata da una sequenza ritmica di espirazioni brevi e regolari, essa rappresenta un comportamento innato e socialmente significativo, riconosciuto in tutte le culture. Tuttavia, l’essere umano non è l’unico animale a ridere: vocalizzazioni simili sono state documentate in altre specie, come le scimmie e i ratti, suggerendo una base evolutiva condivisa. Cerchiamo di saperne di più.
Sessualità e terza età
La Risata tra Biologia ed Evoluzione
Bambini. Dal punto di vista biologico, la risata è una delle prime vocalizzazioni che emergono nei neonati, comparendo già nei primi mesi di vita. Questa precocità suggerisce un’origine profonda e una funzione essenziale nel legame sociale.
Animali. Studi su primati come gli scimpanzé e i bonobo hanno evidenziato che anche loro producono suoni simili alla risata quando vengono solleticati o durante il gioco sociale. Perfino nei ratti è stato osservato un comportamento analogo, con emissioni ultrasoniche associate a situazioni di gioco e interazioni positive.
Le vocalizzazioni di gioco, spesso considerate precursori della risata, sono state riscontrate in diverse specie, tra cui pappagalli kea, mucche e donnole, indicando una funzione adattativa legata alla regolazione sociale e al rafforzamento dei legami interpersonali.
Tipologie di Risata e Comunicazione Sociale
Negli esseri umani, la risata non è solo un riflesso emotivo spontaneo, ma può anche essere modulata volontariamente a scopo comunicativo. Studi hanno dimostrato che gli ascoltatori adulti sono in grado di distinguere tra una risata spontanea, generata da un’emozione autentica, e una risata comunicativa, utilizzata intenzionalmente in contesti sociali per trasmettere significati diversi, come affiliazione o ironia.
Interessante è anche il fatto che il suono della risata può rivelare la relazione tra due persone: gli ascoltatori possono percepire il grado di vicinanza tra i parlanti semplicemente ascoltando il modo in cui ridono insieme.
Tuttavia, mentre la risata comunicativa può essere controllata almeno in parte dalla rete motoria del linguaggio volitivo, la risata spontanea sembra dipendere da circuiti cerebrali più antichi, legati alle vocalizzazioni involontarie.
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Funzioni Psicologiche e Sociali della Risata
Oltre a essere un fenomeno biologico, la risata ha funzioni psicologiche e sociali fondamentali.
Le persone hanno molte più probabilità di ridere in presenza di altre persone rispetto a quando sono sole: il contatto sociale aumenta le chiacchiere, le risate e i sorrisi.
Negli esseri umani, le persone con ansia sociale segnalano un aumento delle risate (insieme al piacere e alla sensazione di accettazione) quando hanno consumato una quantità moderata di alcol, una sorta di ansiolitico.
Il ruolo del contesto sociale nella risata è stato esteso ai bambini: ad esempio, Addyman e colleghi hanno scoperto, ad esempio, che i bambini di 3-4 anni avevano otto volte più probabilità di ridere di materiale umoristico in presenza di altri bambini intorno a loro rispetto a quando erano da soli.
La risata e il legame sociale: un meccanismo di coesione emotiva
Le dinamiche che regolano i legami sociali umani si fondano su attività condivise che generano piacere, come ridere, cantare, ballare e mangiare. Queste esperienze favoriscono il rilascio di endorfine, sostanze endogene associate al benessere e alla riduzione dello stress.
Ci si potrebbe chiedere: le persone che condividono emozioni positive si sentono più vicine, o si tende a condividere più emozioni positive con coloro con cui si ha già un legame stretto? Vi sono evidenze che il contatto sociale influenzi direttamente le risposte emotive, rafforzando così i legami interpersonali.
L’ambiente sociale sembra determinare differenze nelle risposte emotive anche a livello culturale. Le società caratterizzate da una maggiore eterogeneità culturale e linguistica tendono a fare un uso più marcato delle espressioni non verbali, come sorrisi e risate. Ad esempio, vi è una correlazione positiva tra la diversità storica delle popolazioni e la frequenza delle risate e dei sorrisi. Questo fenomeno è stato osservato sia tra paesi con alti tassi di migrazione, sia all’interno degli Stati Uniti, dove le regioni con maggiore diversità culturale storica mostrano livelli più elevati di espressioni facciali positive.
Robin Dunbar ha ipotizzato che la risata possa aver giocato un ruolo cruciale nell’evoluzione umana, fornendo un meccanismo di legame sociale che precede il linguaggio. La risata, infatti, si configura non solo come una risposta spontanea a stimoli umoristici, ma anche come un potente strumento comunicativo e affiliativo.
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La natura contagiosa della risata
Uno degli aspetti distintivi della risata umana è la capacità di propagarsi anche senza un contatto fisico diretto. Studi sullo sviluppo infantile suggeriscono che i bambini iniziano a ridere non solo in risposta al solletico, ma anche in seguito a interazioni sociali visive e uditive, come giochi di sguardi o espressioni facciali esagerate. Questa predisposizione alla risata sociale potrebbe costituire la base dell’elevata contagiosità della risata nell’adulto.
Il ruolo della risata nell’umorismo
Un ulteriore elemento di interesse è il rapporto tra risata e umorismo. Sebbene la risata sia comunemente associata a situazioni umoristiche, la maggior parte delle risate umane non è direttamente legata alla comicità. L’umorismo sembra essere una costruzione cognitiva avanzata che richiede la capacità di comprendere incongruenze, doppi sensi e violazioni benigne delle aspettative.
Alcune osservazioni su primati non umani suggeriscono che forme rudimentali di umorismo possano esistere anche in altre specie, ma con differenze sostanziali rispetto agli esseri umani. Ad esempio, sono stati riportati casi di gorilla in cattività che sembrano usare il linguaggio dei segni in modo giocoso, ma senza una risata spontanea associata. Analogamente, alcuni scimpanzé mostrano comportamenti di presa in giro, come attirare l’attenzione degli umani prima di lanciare oggetti, ma la loro risposta emotiva non sembra includere la risata.
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Fonte:
Robert Provine: the critical human importance of laughter, connections and contagion
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