La relazione terapeutica e i suoi legami con la magia

La relazione terapeutica e i suoi legami con la magia

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Dr. Giuliana Proietti
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La relazione terapeutica è il cuore di ogni percorso psicologico, uno spazio intimo e protetto in cui il/la terapeuta e la persona che cerca aiuto instaurano un legame trasformativo. Ma cosa rende questa relazione così speciale e, a tratti, magica? Esplorando il parallelismo tra terapia e magia, si possono scoprire connessioni profonde legate al potere simbolico, all’immaginazione e al processo di cambiamento.

Come può essere definita la relazione terapeutica?

La relazione terapeutica può essere definita come il rapporto che viene a crearsi tra psicoterapeuta e paziente. Gli obiettivi della relazione terapeutica corrispondono a ciò che il cliente spera di ottenere dalla terapia, sulla base delle preoccupazioni espresse; i compiti sono ciò che il terapeuta e il paziente decidono che deve essere fatto per raggiungere gli obiettivi programmati, le forme della relazione si basano sul legame di fiducia nel terapeuta e nelle prescrizioni che questi proporrà, per raggiungere gli obiettivi del paziente (Bordin, 1979).

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La relazione terapeutica: uno spazio di fiducia e trasformazione

In psicoterapia, la relazione tra terapeuta e paziente si basa su fiducia, empatia e autenticità. Carl Rogers, fondatore dell’approccio centrato sulla persona, identificava tre elementi fondamentali della relazione terapeutica:

  1. Empatia: la capacità del terapeuta di comprendere profondamente l’esperienza dell’altro.
  2. Accettazione incondizionata: l’accoglienza del paziente senza giudizio.
  3. Congruenza: l’autenticità del terapeuta, che si mostra come persona reale.

Queste caratteristiche creano un ambiente in cui il paziente si sente al sicuro, libero di esplorare le proprie emozioni, credenze e comportamenti. Ma oltre alla scienza, c’è un elemento intangibile che rende questa relazione unica, un aspetto che richiama la magia.

In terapia conta più il protocollo clinico o il rapporto fra paziente e terapeuta?

La relazione terapeutica oggi è definita da codici etici e di scientificità, che segnano il percorso del lavoro clinico, definendo gli strumenti terapeutici da utilizzare. Tuttavia, non deve sorprendere il fatto che due professionisti che hanno compiuto lo stesso percorso formativo e professionale, possano poi avere differenti successi con i propri pazienti, quando entrano in gioco le loro personalità, le differenti capacità di comunicazione, le più o meno evidenti doti empatiche. Spesso, infatti, non è tanto il protocollo utilizzato a guarire, quanto la relazione terapeutica: solo quando questa relazione è di buona qualità, essa consente al paziente di attivare le sue energie, per cercare un cambiamento positivo.

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La magia come metafora nella terapia

La magia, nel suo significato simbolico, è il processo di trasformazione attraverso l’uso di strumenti, rituali e narrazioni. Anche nella terapia si possono trovare aspetti analoghi:

  • Il potere della parola: come nella tradizione magica, in cui le parole e gli incantesimi hanno la capacità di evocare cambiamenti, anche nella terapia il linguaggio è centrale. Le parole giuste, pronunciate nel momento opportuno, possono trasformare una visione di sé o un modo di interpretare il mondo.
  • I rituali terapeutici: molte tecniche psicologiche, come la scrittura di lettere mai spedite o l’immaginazione guidata, hanno un valore simbolico e un potere catartico simile ai rituali magici.
  • La figura del terapeuta come “guida”: il terapeuta, come il mago, accompagna la persona in un viaggio interiore, aiutandola a esplorare le sue risorse nascoste e a trasformare il dolore in crescita.
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L’importanza dell’immaginazione

Nella magia, l’immaginazione è lo strumento che permette di visualizzare e rendere possibile ciò che ancora non esiste. Nella terapia, l’immaginazione è altrettanto cruciale: consente di elaborare traumi, creare nuove narrazioni e sperimentare soluzioni alternative. Tecniche come il role-playing, la visualizzazione creativa e i sogni lucidi sfruttano l’immaginazione per favorire il cambiamento.

Dr. Giuliana Proietti
Albo degli Psicologi Lazio n. 8407

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Il “momento magico” in terapia

Nella letteratura psicologica si parla spesso di momenti trasformativi, istanti in cui il paziente sperimenta un insight profondo o un’emozione liberatoria. Questi momenti, che sembrano improvvisi e sorprendenti, possono essere visti come l’equivalente moderno di un evento magico: un cambiamento apparentemente misterioso, ma reso possibile dal lavoro terapeutico profondo.

Come molti studiosi del fenomeno hanno dimostrato (si pensi a Bandler e Grinder e al loro libro La struttura della Magia, nel quale i due autori mettono a confronto le prodezze linguistiche dei più dotati psicoterapeuti del mondo, evidenziando a un tempo la semplicità e la similarità delle tecniche di queste terapie apparentemente divergenti), alla base della relazione terapeutica c’è sempre una componente magica, non così lontana da quella che caratterizzava l’antica medicina sciamanica.

La relazione terapeutica come alchimia

L’alchimia, antica arte trasformativa, è una metafora potente per la terapia. L’alchimista trasforma il piombo in oro attraverso un processo complesso e paziente, così come il/la terapeuta aiuta il paziente a trasformare il dolore e il caos in consapevolezza e crescita.

Il/La terapeuta raggiunge gli obiettivi terapeutici con il paziente solo quando riesce ad influenzarlo in modo positivo nei confronti del cambiamento desiderato: per questo il terapeuta deve riuscire a trasmettere una certa immagine di sé, deve essere capace di dare fiducia, di far sentire il paziente sicuro di essersi rivolto ad un professionista che realmente possiede i mezzi e gli strumenti che gli consentiranno di poter guarire.

Non può produrre effetti terapeutici positivi il professionista che non viene avvertito dal paziente come un’autorità sapiente, realmente capace di guidarlo verso l’acquisizione di nuovi equilibri. Ecco perché non è possibile che il terapeuta sia un familiare o una persona amica…
Nella relazione non vi sarebbe quell’alone di mistero e di magia che produce il desiderato cambiamento.

Dr. Giuliana Proietti

Dr. Giuliana Proietti

 

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Foto di Kei Scampa

Di Giuliana Proietti

Giuliana Proietti è psicoterapeuta e sessuologa clinica. Riceve i pazienti online, da qualsiasi parte del mondo. Sono possibili anche incontri in presenza, a Fabriano Civitanova Marche Ancona e Terni. Costo della Terapia Online: 60 euro/seduta In presenza 90 euro/seduta. Telefonare o inviare un messaggio whatsapp per chiedere appuntamento al 347 0375949, oppure scrivere a info@giulianaproietti.it Visita i siti www.psicolinea.it www.clinicadellatimidezza.it www.clinicadellacoppia.it per avere ulteriori informazioni.