Crescere in un quartiere svantaggiato

Crescere in un quartiere svantaggiato

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Dr. Giuliana Proietti
Tel. 347 0375949
In presenza
Ancona Fabriano Civitanova Marche Terni 

Crescere in un quartiere svantaggiato è un’esperienza che può avere impatti profondi e duraturi sullo sviluppo fisico, emotivo e sociale di bambini e adolescenti. I quartieri svantaggiati si caratterizzano per una combinazione di povertà, disoccupazione elevata, scarsa qualità dell’istruzione e accesso limitato a risorse essenziali come assistenza sanitaria, strutture ricreative e servizi sociali. Questi fattori possono influenzare negativamente il benessere psicofisico e le opportunità di crescita, perpetuando un ciclo di svantaggio che spesso si trasmette di generazione in generazione.

Quali sono i quartieri svantaggiati?

I quartieri “svantaggiati” sono quelli caratterizzati da elevata povertà, disoccupazione, sussidi statali come fonte di reddito, molte donne capofamiglia, adulti poco istruiti. Più un giovane vive in questo tipo di quartiere, più dannosa è l’influenza negativa nella sua vita.

Quali sono i limiti e i pericoli del crescere in un ambiente svantaggiato?

Ve ne sono diversi, ma in primis è l’istruzione una delle variabili più determinanti. Seguono poi l’esposizione alla criminalità, svantaggi economici, povertà, ecc. n questo articolo verranno affrontati questi temi e suggerite alcune strategie per prevenire o migliorare la situazione.

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In che senso l’istruzione è carente in una zona svantaggiata?

Nei quartieri svantaggiati le scuole spesso mancano di risorse adeguate, con classi sovraffollate, insegnanti mal pagati e poco supportati, e infrastrutture scolastiche fatiscenti. La mancanza di supporto educativo limita le opportunità di apprendimento e il rendimento scolastico, creando un divario tra i bambini cresciuti in quartieri svantaggiati e i loro coetanei che vivono in zone maggiormente benestanti.

I bambini che crescono in aree con qualità dell’istruzione scarsa hanno maggiori probabilità di abbandonare la scuola e minori probabilità di proseguire gli studi universitari. Ciò limita le loro opportunità di accedere a lavori qualificati e ben retribuiti in futuro.

In che senso c’è maggiore esposizione alla criminalità e alla violenza?

I quartieri svantaggiati tendono ad avere tassi di criminalità più elevati, comprese violenze legate a bande, traffico di droga e furti. Bambini e adolescenti che vivono in questi contesti possono essere esposti a esperienze traumatiche, come violenze fisiche, abusi o la perdita di persone care a causa della criminalità.

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Cosa comporta l’esposizione precoce alla violenza?

L’esposizione precoce alla violenza può avere conseguenze devastanti sullo sviluppo psicologico. I bambini che crescono in contesti violenti sono a maggior rischio di sviluppare disturbi d’ansia, depressione, disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e comportamenti antisociali. Inoltre, c’è un rischio maggiore di coinvolgimento nella criminalità, con giovani che possono essere attratti dalla vita di strada come mezzo di sopravvivenza o integrazione sociale.

La povertà che impatto ha in questi contesti?

La povertà è spesso la causa principale che definisce un quartiere svantaggiato. Le famiglie che vivono in queste aree possono avere difficoltà a soddisfare le necessità di base.  La povertà cronica influisce infatti, negativamente su molti aspetti della vita di un bambino, tra cui malnutrizione, obesità e malattie croniche. Inoltre, i bambini cresciuti in povertà hanno maggiori probabilità di affrontare ostacoli allo sviluppo cognitivo, linguistico e motorio.

Quali sono gli altri fattori che riducono la qualità della vita?

La qualità della vita in un quartiere svantaggiato può essere notevolmente influenzata dall’accesso limitato alle cure mediche e da un ambiente fisico poco salutare. La mancanza di infrastrutture adeguate, come parchi e strutture sportive, e la presenza di ambienti insalubri, come case fatiscenti o aree inquinate, contribuiscono a peggiorare la salute generale dei bambini.

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Albo degli Psicologi Lazio n. 8407

Le persone che crescono in quartieri svantaggiati possono avere un rischio maggiore di sviluppare malattie?

Si: in particolare problemi come asma, obesità e malattie cardiache. Inoltre, lo stress cronico legato alla povertà, alla violenza e alla mancanza di risorse può portare a disturbi psicologici, come ansia e depressione.

Chi sono i modelli di ruolo in un quartiere svantaggiato?

Nei quartieri svantaggiati, molti bambini crescono senza avere accesso a modelli di ruolo positivi che possano ispirare e guidare il loro sviluppo personale e professionale. A volte i modelli vincenti sono di area criminale, il che può far sì che i bambini si sentano senza speranza di cambiamento riguardo al futuro.

Per quanto tempo può durare lo svantaggio acquisito abitando in un quartiere povero?

Vivere in un quartiere povero può avere degli effetti che non si esauriscono in una sola vita, ma che colpiscono anche le generazioni successive.

Cosa si può fare per migliorare le cose?

Anzitutto occorrerebbe migliorare l’accesso all’istruzione: interventi mirati a migliorare le scuole nei quartieri svantaggiati possono fare la differenza nel ridurre il divario educativo. Programmi di tutoraggio, investimenti in infrastrutture scolastiche e iniziative di formazione degli insegnanti possono ugualmente contribuire a migliorare la qualità dell’istruzione in un ambiente sicuro e stimolante, lontano dalla strada. Inoltre, borse di studio e programmi di mentoring universitario possono aprire nuove opportunità di successo in ambito scolastico.

La collaborazione tra forze dell’ordine, comunità locali e organizzazioni no profit può contribuire a ridurre la criminalità e a creare ambienti più sicuri per i bambini. Programmi di prevenzione della criminalità e della violenza, insieme a iniziative di integrazione sociale per i giovani a rischio, possono contribuire a rompere il ciclo della criminalità.

Ad esempio, si potrebbero coinvolgere i giovani i giovani in attività sportive, artistiche o culturali che possano offrire alternative positive alla delinquenza e creare legami sociali sani all’interno della comunità.

Garantire l’accesso a cure mediche e psicologiche adeguate è fondamentale per il benessere dei bambini nei quartieri svantaggiati. L’implementazione di cliniche mobili, programmi di salute scolastica e iniziative di sensibilizzazione possono aiutare a ridurre i problemi di salute.

Programmi di prevenzione e trattamento precoce per problemi di salute psicologica, come depressione e ansia, possono essere integrati nelle scuole e nei centri comunitari per supportare i bambini e le loro famiglie.

Devono essere, inoltre,  progettate iniziative che promuovano il coinvolgimento dei genitori nell’istruzione e nei programmi di supporto comunitario: ad esempio  programmi di formazione per genitori, che insegnino come sostenere lo sviluppo educativo e psicologico dei propri figli, per rafforzare il legame familiare e migliorare l’ambiente domestico.

Infine, ma non perché meno importante, è necessario mettere in campo interventi economici che mirino a creare posti di lavoro e a migliorare le infrastrutture locali. Ad esempio, progetti di sviluppo comunitario e programmi di formazione professionale, che possono creare opportunità di lavoro per i residenti e migliorare le condizioni economiche locali.

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Perché è utile investire nei quartieri poveri?

Perché i quartieri più poveri non dovrebbero essere abbandonati a sé stessi: investire risorse in questi quartieri significa limitare i danni della povertà e dell’abbandono scolastico.

Dr. Giuliana Proietti

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