Donne in carriera e nei ruoli di leadership
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In quale ambito pensi di avere un problema?
Negli ultimi decenni, la presenza delle donne nei ruoli di leadership è aumentata in modo significativo. Questo cambiamento ha portato con sé numerosi benefici per le aziende, ma ha anche sollevato questioni importanti riguardo alle questioni di genere non ancora risolte. Cerchiamo di capire meglio la situazione.
L’Ascesa delle Donne Manager
Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un aumento significativo del numero di donne che occupano posizioni dirigenziali: questa tendenza riflette sia un cambiamento culturale che l’efficacia delle politiche aziendali volte a promuovere l’uguaglianza di genere.
Il 2023, in particolare, è stato un anno eccezionale per l’emancipazione delle donne. Per la prima volta nella storia, una donna ha vinto il Premio Nobel per le scienze economiche e 10 nuovi CEO donna si sono uniti alle aziende nell’indice S&P 500.
Dr. Giuliana Proietti Tel e Whatsapp 347 0375949
Albo degli Psicologi Lazio n. 8407
Siamo arrivati all’uguaglianza di genere a livello CEO nel mondo?
Assolutamente no. Siamo ancora lontani dall’uguaglianza di genere a livello di CEO in oltre 60 paesi, come appare nel rapporto S&P Global “Donne CEO: Leadership per un futuro diversificato”, anche se stiamo riscontrando miglioramenti. Tuttavia, le donne rappresentano ancora solo l’8% delle posizioni di CEO nell’S&P 500. C’è ancora molta strada da fare…
Quali sono i settori che si classificano ai primi posti per la quota maggiore di donne Ceo?
Secondo la ricerca di S&P Global, i settori che si classificano ai primi posti con la quota maggiore di donne CEO sono il settore sanitario, finanziario e industriale.
Quali settori mostrano ancora un ritardo?
In ritardo sembrano essere ancora i settori dei servizi di pubblica utilità, dell’energia e dei beni di consumo di prima necessità.
Quali sono i paesi con la percentuale più elevata di donne in posizioni dirigenziali?
I 15 paesi con la percentuale più alta di donne CEO sono:
- Norvegia
- Singapore
- Tailandia
- Svezia
- Taiwan
- Hong Kong
- Francia
- Cina
- Irlanda
- Filippine
- Polonia
- Belgio
- Finlandia
- Regno Unito
- Australia
Quali sono i 15 paesi con le percentuali più basse?
I 15 paesi con la percentuale più bassa di donne CEO sono:
- Brasile
- Giappone
- Messico
- Arabia Saudita
- Russia
- India
- Olanda
- Israele
- Turchia
- Bermuda
- Spagna
- Cile
- Canada
- Italia
- Austria
Fonte: indice S&P Global Broad Market
Quali paesi hanno maggiori probabilità di attrarre e trattenere una quota maggiore di donne nella forza lavoro?
Sono, ovviamente, i paesi con un migliore accesso all’assistenza all’infanzia. Solo in queste condizioni un numero maggiore di donne può iniziare una carriera, salire di livello e un giorno, forse, diventare amministratore delegato.
Quale è la situazione italiana?
Secondo la ricerca di Brandazza et al., delle 15 giurisdizioni con la maggiore parità di genere, 10 hanno aumentato la percentuale di donne CEO negli ultimi due anni, mentre sei delle 15 giurisdizioni con la minore parità di genere hanno registrato un calo (Messico, Italia, Israele, Malesia, Paesi Bassi e Bermuda).
Cosa si pensa dello stile di leadership femminile?
Prendiamo il caso del recente periodo pandemico: gli articoli di stampa suggerivano, in genere, che le donne al potere sembravano essere più responsabili, premurose e prudenti, mentre gli uomini erano più disposti a improvvisare, minimizzare i pericoli e prendere decisioni rischiose.
È chiaro che le donne guidano in modo diverso, ma perché gli uomini che dominano il panorama della leadership dovrebbero voler adottare uno stile di comunicazione più empatico e positivo? Quali incentivi esistono per cambiare lo status quo, oltre alle politiche aziendali volontarie che promuovono la diversità, l’equità e l’inclusione?
Cosa sta accadendo con le nuove generazioni?
Secondo le dichiarazioni di Brandazza nel rapporto S&P Global, la risposta sta nel futuro dell’occupazione.
Una nuova generazione sta entrando nel mercato del lavoro, portando con sé idee diverse sul significato del lavoro. Queste idee tendono a includere condizioni più flessibili, una ricerca di crescita personale, il desiderio di uno scopo più grande e, naturalmente, un forte senso di giustizia.
La pandemia di COVID-19 ha accelerato questo desiderio di nuovi modi di lavorare, poiché i dipendenti delle generazioni precedenti sono stati improvvisamente introdotti ai vantaggi e alle sfide di un paradigma del lavoro molto più flessibile e dinamico.
Quali sono i divari ancora da colmare?
Sicuramente il divario di genere in termini di retribuzione economica, ma non solo: è importante anche cercare riconoscimento ed equità nelle opportunità di carriera. L’uguaglianza di genere non è solo un imperativo morale, ma anche un motore del successo economico e finanziario per le aziende e i paesi in generale.
Come è cambiato il clima aziendale con una donna al potere?
La presenza di donne manager ha dimostrato di avere un impatto positivo sul clima aziendale. Diversi studi hanno rilevato che le donne tendono a promuovere uno stile di leadership più collaborativo e inclusivo. Questo approccio può migliorare la comunicazione all’interno del team, aumentare il morale dei dipendenti e favorire un ambiente di lavoro più armonioso.
Le donne in posizioni di potere hanno sempre risultati positivi in termini di leadership?
Assolutamente no: possono infatti anche dover affrontare resistenze e stereotipi di genere che possono influenzare negativamente il clima aziendale, se non gestiti adeguatamente.
Le donne manager funzionano meglio durante le crisi?
Si. Durante le crisi aziendali, le donne manager possono eccellere grazie alla loro capacità di gestire situazioni complesse con empatia e attenzione ai dettagli. Un rapporto di Harvard Business Review ha evidenziato che le aziende guidate da donne tendono a superare le crisi con maggiore resilienza, grazie alla loro capacità di pianificare a lungo termine e di mantenere un forte focus sui valori aziendali.
Quali sono le sfide che devono superare le donne in carriera?
Nonostante i progressi, le donne in carriera continuano a fronteggiare significative questioni di genere. Le disparità salariali, la mancanza di rappresentanza ai livelli più alti e i pregiudizi inconsci rimangono problemi persistenti. Le donne, come si è detto, sono ancora sottorappresentate nei ruoli di CEO e nei consigli di amministrazione, e spesso devono lavorare più duramente dei loro colleghi maschi per ottenere riconoscimenti simili.
Cosa stanno facendo le aziende per superare questi problemi?
Le aziende stanno implementando diverse strategie per affrontare queste sfide, come programmi di mentoring, politiche di flessibilità lavorativa e iniziative di sensibilizzazione sui pregiudizi di genere. Tuttavia, la strada verso la piena uguaglianza di genere nei ruoli di leadership è ancora lunga.
Fonte principale
Dott.ssa Giuliana Proietti
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